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Nel settore agroalimentare molte nuove norme emanate negli ultimi anni mirano a garantire maggior sicurezza e tutele per il consumatore.
Il settore agroalimentare è un settore cardine nella vita di un consumatore. E’ particolarmente importante controllarne la sicurezza per la tutela del consumatore finale. La globalizzazione ha portato il mercato verso infinite possibilità di acquisto e una forte concorrenzialità dei prezzi che spesso non sono sinonimo di qualità. Il consumatore si trova in balia di migliaia di prodotti apparentemente eguali, ma che sottintendono frodi nella qualità, nella composizione e nella pubblicità. Il Compito di Adiconsum è informare il consumatore sulle corrette abitudini di acquisto, educare il consumatore a saper leggere l’etichetta dei prodotti e saperne distinguere le composizioni per poter compiere acquisti consapevoli. Fondamentale risulta la conoscenza delle materie prime, della provenienza, della trasformazione del prodotto, la scadenza ed eventuale presenza di elementi allergenici per poter comprare in sicurezza.
Non solo, il mercato agroalimentare vocato a stili di vita sempre più frenetici propone alimenti pronti all’uso, surgelati o precotti, sempre meno salutari e adatti ad una corretta alimentazione. E’ facile rimanere incappati in acquisti erronei nella fretta di fare la spesa senza le dovute conoscenze e accortezze. L’Alimentazione è il primo fattore per la salute del consumatore, è quindi essenziale l’informazione sui temi della salubrità e e della responsabilità alimentare per poter seguire una vera e propria cultura alimentare, la stessa che è stata tramandata nel nostro Paese per anni.
Ricordiamo che l’Italia è il paese della Dieta Mediterranea, dal 16 Novembre 2010 patrimonio l’UNESCO. “La Dieta Mediterranea è molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale. È uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo.” (fonte – http://www.unesco.it/it/PatrimonioImmateriale/Detail/384).
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